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La nostra storia

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La nostra storia

Troppo buono per

essere buttato

L’iniziativa di creare una rete cittadina anti-spreco alimentare è nata a fine 2012 da alcuni volontari della Parrocchia Sacro Cuore di Bergamo, a seguito dell’esperienza dell’estate precedente di recupero di cibo in scadenza o non più commercializzabile, ma assolutamente atto al consumo, da un supermercato vicino, per distribuirlo a famiglie in difficoltà del quartiere.

​Voleva essere una risposta concreta allo scandalo del cibo che finisce in discarica, specie in un momento storico di difficoltà per tante famiglie.
L’impegno è sicuramente superiore a quanto richiesto normalmente dalla classica raccolta/distribuzione di cibo a lunga scadenza, in parte proveniente dagli aiuti europei ( AGEA ).

 

Nel 2012-2013 mentre tante strutture di pluriennale esperienza nel settore “soffrivano” per il calo degli aiuti europei, noi “neofiti” andavamo avanti e raccoglievamo sempre di più, avendo instaurato un rapporto di fiducia con il direttore del supermercato. Abbiamo dato garanzia per l’immediata consegna dopo il ritiro e la puntualità quotidiana dell’appuntamento, da lunedì a sabato tutto l’anno.

La data di scadenza spesso coincide con il giorno stesso del ritiro del prodotto, e ovviamente trattandosi anche di cibo da conservare in frigorifero, per non interrompere la catena del freddo, ci siamo attrezzati man mano.

 

Col tempo abbiamo maturato alcune idee molto semplici: l’eccedenza di cibo “fresco” ci sarà sempre, è gratis e ci rende indipendenti dagli aiuti europei; occorre agire “in rete” per valorizzare le poche risorse umane e di mezzi.

Uscire dalla logica di limitarsi a soddisfare unicamente i bisogni del proprio piccolo quartiere è stato l’altro passo fondamentale. Anzi, ci ha spinti a sensibilizzare altre realtà caritatevoli cittadine con l’ambizioso obiettivo di una distribuzione giornaliera di cibo “fresco” per i più indigenti in tutta la città, prima o poi.

​

Per questo nel 2016 nasce “Mt 25”.

300 famiglie

di oltre

nazionalità diverse

Il nostro target

Famiglie in difficoltà economiche che faticano a raggiungere la terza o 

quarta settimana.

Garantire loro una spesa settimanale, con prodotti di valore superiore da

un punto di vista nutrizionale ed economico di quanto lo sia il “classico”

pacco alimentare (composto solitamente da pasta, riso, farina, zucchero,

tonno, ecc.).

Formaggi, salumi, pane, frutta, verdura, latte, yogurt sono i prodotti che più di frequente distribuiamo con la nostra borsa della spesa, in quantità che tiene conto della composizione del nucleo familiare, della presenza di minori e dell’indicatore economico (ISEE, stato di disoccupazione, lettera di licenziamento, ...), nel rispetto delle credenze religiose ( niente derivati del maiale ai musulmani o di manzo agli induisti ).

Supermercati e note legislative

La possibilità di avviare la “rete si è concretizzata attraverso il programma Siticibo del Banco Alimentare della Lombardia "Danilo Fossati“, con cui ci siamo convenzionati.

 

Nel tempo il numero dei supermercati è aumentato: 6 punti vendita, di cui 2 in città e 4 in provincia; a questi si aggiungono un panificio cittadino e ritiri una tantum direttamente presso aziende o strutture logistiche nella bergamasca.


L’Italia per prima in Europa con la legge 155/2003 conosciuta come “Legge del Buon Samaritano” ha definito quali sono i rapporti e le responsabilità degli enti donatori e dei beneficiari. La cessione gratuita, poi, consente alle Aziende il recupero dell’IVA dei prodotti donati, (riportati su bolle di accompagnamento), risparmiare sull’entità dei rifiuti e un ritorno di immagine.
Il cibo scaduto che accidentalmente finisce con quello in scadenza viene eliminato.

Modalità di distribuzione

un impegno quotidiano

valido tutto l'anno

Il ritiro da supermercati fuori città e le crescenti quantità di cibo recuperato hanno reso necessario l’utilizzo di un furgone refrigerato per rispettare le norme igienico-sanitarie di un corretto trasporto del cibo “ fresco”.

Il ritiro dai supermercati avviene in giorni e orari concordati, dal ritiro giornaliero a quello bi- o tri-settimanale, come pure la consegna nei centri di distribuzione a noi collegati, a seconda delle risorse umane di ciascuno.

Aver unificato il ritiro, oltre all’evidente risparmio economico sulle spese di trasporto, ha consentito di diversificare la tipologia dei prodotti consegnati, che variano per quantità e qualità da un supermercato all’altro e in modo spesso imprevedibile.

Ad es.: per giorni non ricevi alcun litro di latte e poi capita che ne arrivino 150 lt, fresco, che scade dopo due giorni!

Grazie alla rete è possibile smaltirlo in così poco tempo in modo che non vada perduto, magari facendo anche una distribuzione straordinaria!
Questo implica un impegno, una pronta disponibilità e capacità di adattamento che la distribuzione del cibo a lunga conservazione non richiede.

Risultati

Complessivamente sono circa 150-170 famiglie, gran parte con più figli minori, a ricevere un aiuto alimentare settimanale. A fronte delle circa 36 tonnellate recuperate nel 2013, nel 2014 si sono raddoppiate, per un valore commerciale stimabile all’incirca di 300.000 euro. Nel 2015 abbiamo raggiunto le 100 tonnellate!
Altri vantaggi: riduzione dei costi di smaltimento rifiuti, sviluppare il senso dell’aiuto reciproco, e creare anche un posto di lavoro ( autista - magazziniere ). Tutto questo a fronte di una spesa davvero modesta rispetto al valore economico della merce recuperata.

1 euro X NOI   = 24!

L'Organizzazione di Volontariato Mt 25 cura tutto l’aspetto organizzativo, i rapporti con i fornitori, suggerisce modalità di buone pratiche, mette a disposizione il furgone con autista, ecc. ...

In questi anni più realtà caritative si sono alternate. Nel 2016 partecipano al progetto la parrocchia di S. Antonio in Valtesse e il Patronato San Vincenzo; rapporto di collaborazione avviato anche con il Banco di Solidarietà.

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